Ciclo:
Luogo: AIRP
Città: Livorno
Indirizzo: Via Carlo Meyer 5
Prezzo: € 45
Data e Ora: 03/02/2018 - 13/10/2018 | 9:45 - 13:00
Dettagli:
13 ottobre 2018
(ore 10.00/13.00)
Ferdinando Testa: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
La relazione Madre/Figlia: mito, immaginazione e psicoterapia
Il seminario intende affrontare, nell’ottica del mito e della psicologia analitica, il rapporto, specificatamente Femminile, tra madre e figlia con le sue implicazioni in ambito clinico anche in connessione con le trasformazioni antropologiche, in un periodo storico di trasformazione dell’inconscio collettivo. Parlare di tale tematica, permette di valorizzare la funzione del mito e di collocare i fenomeni che accadono, a livello personale e collettivo, in una dimensione più ampia e prospettica cogliendo connessioni, analogie ed immagini tipiche di una visione simbolica.
Come iscriversi
NTERO CICLO (8) Seminari-LABORATORI (a numero chiuso)
accertarsi prima del versamento se c’è disponibilità telefonando 0586 892571
Professionisti, cultori e altri: € 220 (entro il 6 gennaio)
DOPO il 6 Gennaio + € 100 = € 320
Studenti Universitari: € 160 (entro il 6 gennaio)
DOPO il 6 Gennaio + 100 Euro= 260
Seminario singolo: € 45
Il pagamento è dilazionabile in 2 rate: La prima al momento dell’iscrizione e la seconda entro il 23 aprile. Si può usufruire comunque della riduzione alla condizione che il versamento della metà quota avvenga entro il 6 gennaio 2018.
Le iscrizioni dovranno pervenire alla sede AIRP entro e non oltre il 25 Gennaio 2018.
È previsto un numero massimo di 40 partecipanti che saranno ammessi in ordine di iscrizione. Non si esclude il rilascio di crediti ECM, il cui onere (da definire) sarà a carico dei richiedenti
Archivio:
15 settembre 2018
(ore 10.00/13.00)
Vincenzo Tallarico: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Traumi in famiglia e loro conseguenze
È ancora valida la prima topica freudiana sullo sviluppo infantile pronosticato da Freud? Con Hilmann visiteremo un approccio radicalmente diverso che va al di là della patologizzazione.
Visiteremo il benessere e la sofferenza grazie e vedendo un approccio esistenziale. Una rivisitazione del concetto di trauma attraverso la meditazione.
19 maggio 2018
(ore 10.00/13.00)
Simonetta Putti: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Corpi, identità e ruoli in transizione. Interregno tra ombre e progettualità
Ancor prima del passaggio al terzo millennio, lo Spirito del Tempo ha mostrato il persistere di antiche conflittualità e l’irrompere di velocissimi cambiamenti. A partire dallo spartiacque del 1968, l’abbandono dei valori tradizionali che improntavano la relazione uomo / donna e strutturavano la famiglia, la Rivoluzione digitale, i progressi delle medicina e delle biotecnologie, hanno mostrato possibilità nuove di essere e interagire nel mondo. Al livello psichico, questi fattori hanno non di rado configurato uno smarrimento del senso del limite. Al di là della scissione degli opposti oggi osservabile, crediamo che una junghiana mediazione possa ricostruire un equilibrio nuovo a partire da una integrazione intrapsichica di Animus e Anima
16 giugno 2018
(ore 10.00/13.00)
Daniela Tortolani: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Nuovi scenari familiari in un mondo che cambia
Se vogliamo parlare di relazione di coppia e del passaggio dalla coppia coniugale a quella genitoriale dobbiamo iniziare dalla relazione corporea dei genitori che creano un nuovo essere.A secondo di come è stata la loro relazione, affettiva, amorosa avremo modi differenti di accogliere il figlio e di rapportarsi con lui e con il suo corpo.Ognuno di noi è influenzato dal dialogo corporeo fra i propri genitori e di ognuno di loro con noi.Le esperienze di amore, odio, sopraffazione,accoglimento che vengono esperite dalla coppia influenzano il rapporto con il nascituro.Vediamo le differenze fra i bambini concepiti in situazioni armoniche o conflittuali.La coppia genitoriale può sperimentare un momento di grande unione o di allontanamento e queste relazioni influenzeranno la gravidanza.Le nuove famiglie :con figli adottivi, nati da inseminazioni artificiali omologhe ed eterologhe, le famiglie d’immigrati, le famiglie ricostituite ed allargate e formate da genitori dello stesso sesso modificano le conoscenze dei terapeuti e li spingono a trovare nuove modalità d’intervento e setting più complessi
3 febbraio 2018
(ore 10.00/13.00)
Mario Mengheri: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Introduzione – Dall’eredità alla ri-conquista della funzione paterna
Da tempo viviamo in mezzo ad una crisi riguardo l’autorevolezza e l’autorità, una profonda crisi della paternità. Interattivamente vedremo come poter muoversi. Dopo un’introduzione alla psicologia analitica indispensabile per confrontarsi con la parte mitologica, si parlerà del titanismo, ovvero come l’essere umano a tutt’oggi possa nascere da forme titaniche: senza confini. E come oggi, di queste nonforme, si sia costituiti.
Parti che ci abitano e pretendono all’esistere nostro, che non ci consentono di fare i conti con gli altri esseri viventi tutti, neppure con i componenti della nostra famiglia. Il Padre è la struttura simbolica che funge da freno inibitorio rispetto alle pulsioni istintuali, aggressive, tese al godimento puro e immediato. Se titanico, è illimitato e discuriante, anche verso i figli. L’archetipo paterno è la norma strutturante del desiderio.
È l’immagine che interiorizzata consente di arginare il godimento sfrenato (droghe, sesso, varie altre addiction, slot machine, social network, menefreghismo) che, se ostacolato, si trasforma in capacità desiderante. La funzione paterna è divenuta oggi indipendente da una sessualità che non vuole limiti.
È uno stile di coscienza che riesce a tenere insieme i due principi, maschile e femminile, coniugandoli senza fonderli, per mantenere l’indifferenziato. La coscienza è una conquista sociale e culturale e può essere per questo efficacemente esercitata anche da altri soggetti: istituzioni, madre, insegnanti, politici, religiosi.
17 febbraio 2018
(ore 10.00/13.00)
Patrizia Peresso: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Immagine e narrazione nella terapia con la famiglia disfunzionale
Partendo dalla concezione junghiana dell’evento psichico come ‘Immagine o Immaginare’, il workshop svilupperà il tema di come affrontare analiticamente/psicoterapeuticamente le narrazione emergenti in senso transgenerazionale nella famiglia disfunzionale. In tale ottica, con l’ausilio di un esempio clinico, si mostrerà come è possibile trasformare ‘mitologie familiari’ ad alto contenuto involutivo in modo da promuovere la nascita di forme di ‘competenza narrativa’ favorenti l’avvio/ripresa del percorso individuativo.
10 marzo 2018
(ore 10.00/13.00)
Maria Cristina Barducci: Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Le derive del materno: dalla responsabilità della madre al maternalismo
Dalla centralità edipica alla focalizzazione sulla figura materna Brevi cenni storici – Bowlby,Kohut,Winnicott, il pensiero della differenza,la psicologia relazionale e la diversa posizione di Jung. Concretizzazioni, letteralizzazioni, semplificazioni sui compiti e le responsabilità dell’holding materno e familiare. Madre-natura-materia come derive pericolose che impediscono simbolizzazione e mentalizzazione a danno dell’individualità La dicotomia natura /scienza che abita il pensiero collettivo.
28 aprile 2018
(ore 10.00/13.00)
Francesco Montecchi : Psicoterapeuta, Psicologo Analista
Separazioni ad alta conflittualità; Quando un bambino rifiuta un genitore
Si vuol dare una visione bambino-centrica dell’assetto emotivo in occasione della separazione fortemente conflittuale dei propri genitori. La rottura del legame tra i genitori fanno, emergere nel bambino, spesso in modo patologico, timori di abbandono, angosce persecutorie e depressive ma soprattutto viene danneggiato nelle immagini genitoriali interne e nella attivazione dell’archetipo della famiglia. La perdita di punti di riferimento chiari, lo costringono a cercare a qualsiasi prezzo la garanzia e la certezza di riferimenti affettivi stabili alleandosi spesso non col genitore più competente ma con quello più forte. Questo fa con il figlio un patto in cui si dovrà impegnare a rifiutare la frequentazione dell’altro genitore, come nella cosiddetta PAS. (Sindrome di Alienazione Genitoriale). Si descriveranno i funzionamenti psicopatologici dei bambini immersi in separazioni conflittuali e dei bambini PAS. denunciando il massacro psicologico a cui sono sottoposti ma anche indicando le possibilità di riparazione.